Poeti Classici - Charles Baudelaire

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Charles Baudelaire nacque a Parigi nel 1821. Ebbe un'infanzia drammatica e travagliata, segnata più volte tra traumi familiari, il primo dei quali, fu la morte del padre avvenuta nel 1827 e dal fatto che la madre si risposò l'anno seguente.

Il secondo matrimonio della madre fu per lui causa di un forte e costante sensazione di carenza affettiva, cosa di cui portò le conseguenze per tutta la vita, che fu inquieta e improntata al disordine e alla sregolatezza; inoltre, andò sperperando il patrimonio di famiglia e fece vasto uso di alcool e droghe. Il disagio esistenziale non lo lasciò mai, al punto che tentò il suicidio più di una volta. Verso la fine, poi, fu persino interdetto dalla famiglia, e tentò più volte il suicidio.

La sua opera più famosa, la raccolta di poesia «I fiori del male», alla prima edizione nel 1857 fu condannata e sequestrata dalle autorità giudiziarie, perché ritenuta offensiva per la morale; oggi è considerata uno dei capolavori della poesia moderna. Scrisse anche «Poemetti in prosa», «I paradisi artificiali» e «Diari intimi» (pubblicati postumi nel 1909). Morì a Parigi nel 1867.

L'opera di Baudelaire è molto vasta e complessa. Egli ha improntato la sua poesia sulla perfezione musicale dello stile, e ha favorito fortemente l'affermazione dello simbolismo e dello sperimentalismo, che a loro volta hanno influito sensibilmente sulla poesia del Novecento in tal senso.

Fu il poeta che esprime le contraddizioni, i mali e le miserie dell'Umanità, i vizi, e le debolezze, le perversioni, la paura della morte, il tentativo di fuga dalla monotonia della vita quotidiana, nella ricerca ansiosa dell'ideale. Questi i temi ricorrenti della sua opera.

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Poesie di Baudelaire