Giuseppe Romano - Compassione per un chiodo
Ne vidi più sparsi
sull'arida terra
che fieri e possenti
su quadri piantati,
bloccati in prigioni
dal morso di tavole
o in strada morenti
feriti di ruggine.
Dai resti d'un muro,
condanna del fato,
chiedevi notizie
d'amici dispersi.
Ne incontro spezzati
da obliquo martello
o morti inclinati
da colpi violenti,
dal muro più bello
caduti di schianto,
col muro in rovina
crollavi umiliato.