Adolfo Rebecchini - Il sogno di un bambino
Da bambino ho fatto un sogno.
Ho sognato che i soldati Ti stavano inchiodando alla croce
E io, passando di la, ti guardavo incuriosito.
Ricordo ancora i volti delle persone che accorrevano.
Ricordo la curiosità e la paura e che provavo in quel
momento:
Volevo guardare ma non volevo essere visto.
Più il tempo passava..
Più i soldati avanzavano con il loro lavoro..
..e il vicolo del mio paese si riempiva sempre
più di gente.
Da allora ne è passato di tempo!
Una cosa, però, è sempre rimasta impressa nella
mia mente:
Disteso sulla croce, c'eri tu che mi chiedevi aiuto.
Perché chiamassi me, io non lo so!
Del resto, li vicino, c'erano tante altre persone:
grandi e piccoli che, come me, ti stavano a guardare..
Ricordo che per un attimo i nostri sguardi si sono incrociati.
I tuoi occhi, anche se sofferenti, mi incoraggiavano..
..sollecitavano un mio intervento in tua difesa..
Però, anch'io come Pietro, mi sono tirato indietro.
Anch'io ho preferito farmi gli affari miei; a non
immischiarmi con Te..
..e andare a giocare un pò più in là,
lontano dal tuo sguardo.
Insegnami, Signore, a non nascondermi mai da te,
ad accettare, sempre, anche le situazioni più difficili
e a non scappare mai davanti ai problemi.
Nella vita non farmi mai accontentare delle scorciatoie
e non farmi cercare quelle strade troppo facili
che portano alla gioia di un solo momento.
Insegnami a scegliere sempre
non tanto ciò che voglio io
ma solo ciò che è giusto ai tuoi occhi.
In famiglia fammi essere un bravo sposo,
un padre giusto e generoso con i miei figli,
un buon cristiano con chiunque mi incontra.
Fammi rimanere sempre vicino a te,
unica fonte di vera pace
e di vera gioia.