Pasquale Fiorentino - Stanche et deboli parole
Sì chiuso in spessi confini ideali
m'allontano dal Mondo disprezzato
per la dura meschinità e pe' i mali
che in verità tanto m'hanno indignato.
Vi prego però, oh voi tosti lettori,
prima di esporre il pensiero covato
nell'alta mente e nel cuor, a priori
di non stimarmi come presuntuoso
e attezzoso imitatore di scrittori
immortali, né son desideroso
di una qualche lode o altro complimento
per questo mio lavoro cavilloso.
Giudicate il mio impegno come attento
a tener accesa la pia speranza
che allo strenuo combatte contro un vento
che spira da tempo con tracotanza.
Come il marinaio che per la tempesta,
affrontata prima con eleganza,
lascia poi il timone con mano lesta
stando a guardar il mar con occhi spenti
pur dinanzi ad onde che han più alta cresta,
sì sono io impermeabile ai sentimenti,
estraneo ai fatti dell'uomo bugiardo
vile tessitor di aspri tradimenti.