Pasquale Fiorentino - Alla sorella novella

libro animato

Alte spettatrici di amare sorti,
che colorano con più fosche tinte
il mondo e cuori meschini e non forti,

più volte da lacrime siete vinte
mirando sgomente il suddetto male
che controlla le menti e i nostri istinti.

E vi celate allo sguardo mortale
dell'uomo illuso d'esser più vicino
a voi e al vostro alto mondo sacrale,

ma la sua luce non mostra il divino,
non svela i segreti, li aiuta a celarli.
Come un dio che s'inebria col vino

sì il vostro guardo prese a illuminali:
e lì parevan sorelle lontane
quegl'occhi che cominciaste a invocarli.

Per chi custodisce ciò che rimane
della mia chiara, ma fioca speranza
io canto versi che son come il pane

per chi sopporta la fame all'oltranza.
Me li chiese con questi occhi diletti
che rendevan tanto dolce l'istanza;

ed io come voi al suo guardo stetti
per l'emozione immobile e piangente.
Voi che rincuorate i cuori nei petti,

che compatite la perduta gente,
aiutatela a sostenere il peso
di scelte prese responsabilmente.

Come tu hai fatto con me, anch'io t'ho teso,
sorella novella, il braccio svelto
per sostenere il tuo decoro offeso

da questo mondo che l'infamia ha scelto,
ma che il tuo cuor mai riuscì a conquistare.
Fra tanti quest'ultimo fu il prescelto

dall'estranea sorte per ascoltare
delle alte spettatrici il loro pianto
che nei tuoi occhi sto ad ammirare.

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Metro: dodici versi endecasillabi organizzati in terzine legate da rime incatenate.