Carlo Digiovanni - Che terre frequenti, tu

libro animato

Nel silenzio profondo
non si sente la presenza
tua, nel turbine dei sensi,
nelle dolcezze d'amore
la bellezza dimentica l'assenza;
Il buio della notte ti nasconde,
la calura del deserto vela il tuo volto;
Il mondo obeso e sordo dei potenti
affama con indifferenza popoli
la tua croce, troppo spesso spada,
usando a tacitare le torme degli inermi;
una civiltà arrogante spreca
rubando ad una umanità dispersa.
In un gorgo disperato di miseria,
un mare di odio e sofferenza
sale fino alle pendici del cielo
da un infinito mare di croci
a chiedere pietà per l'ecatombe:
in queste terre disperate
c'è bisogno del tuo passo.