Giorgio Crepaldi - La nebbia

libro animato

ed ecco al rimirar di una finestra scender pallida la nebbia
si greve per esser nube, si lieve per esser pioggia
ella cala silente e mesta in una placida foschia
che prende tempo e luoghi e più non vuole andare via
tutto acquieta, tutto ovatta, è regina silenziosa
che con manto fosco e grigio rende spettro l'ogni cosa
sì mi pare il campanile che torreggia la città
come sagoma sbiadita che ben presto sparirà
e spariscon per le piazze i rintocchi di campane
che la nebbia sì distorce in così pallide e lontane
tutto tace, tutto è calmo, v'è un silenzio seducente
tutto è quieto tutto è incerto, tutto pare vago e assente.
ma ecco arriva sì dal mare, sibilando un venticello
che detrona la regina, tutto torna vivo e bello;
ora è nuova la città e ritorna a respirare
si riaccende per le piazze un allegro chiacchierare
tutto freme, tutto è fretta, non v'è tempo da sprecare
e di quegli attimi di pace resta solo il ricordare