Giorgio Crepaldi - La canzone di giovinezza

libro animato

È questa la canzone di un truce assassino e della ninfa giovinezza l'amaro destina
ella andava per i boschi danzando gioiosa
ed ad amor, che nullo indugio avea di essa, il suo corpo concedeva in ogni posa
ma un vecchio bieco e avaro, che per nulla pietà sente
la vede, la massacra, e ancor l'offende.
e così, giovinezza ormai esangue
al suolo s'acasciò cupa e morente
ma un satirello che se ne andava errante
soccorse e sorresse quel corpo si pesante
al sentor di quell'ausilio e del satiro la premura
giovinezza si riprende e scompare la paua
"se non son troppo indiscreta, e se m'è lecito coscienza avere
il tuo nome o satirello vo sapere
così che io possa dire, e recare grande onore
a te che nel bosco di me fosti salvatore"
"il mio nome è chiaro, o ninfa, e da nessun segreto intorto
io tidico, mi chiamarono ricordo
mia madre è l'esperizienza, che il candido ignora
la forza e la virtù di tal signora
e mio padre, che per gli uomini è tormento
prese dal creatore sommo il nome di momento.
ma orsù dimmi musa amata, che pel bosco avei vagato
chi in questo modo malamente ti ha trattato?"
"il suo nome non m'è noto, di tristezza avea il volto
le canizie sulle tempie, e di vecchiaia il corpo avvolto"
"di notizia ho certa, o musa, di chi fosse quel signore
che di ninfe vita e gioia esso è il macabro uccisore
egli è tempo, padre losco, che si aggira soprastante
a cavallo di un destriero ch'essi chiamano incombente
egli è bieco vagabondo, mai è quieto, mai giacente
a cavallo di un destriero ch'essi chiamano incombente.
e se pur bellezza e gloria ninfe, difese furon d'amor, cavalier si forte
nulla poteron far, dinnanzi alla muliera di padre tempo, madonna morte"
dunque, o dolce giovinezza, a te avverso fu il destino
che incontrasti padre tempo in quest'insolito cammino
ma salvezza ti si pone, ti presento la speranza
di fuggire padre tempo con un impudìca danza.
e così pel bosco allegri, ricordo e giovinezza vanno
e con poesia e carmen muse, di tempo fuggon ogni danno
e la danza si comincia, flauti ed arpe gli strumenti
che al danzar di ninfe e muse fan sì gli uomini contenti
ora balla giovinezza, bella fiera e baldanzosa
come chi non ha tremor d'alcun evento e d'ogni cosa
orsù dunque mia fanciulla, come ninfa devi fare
ed il tempo che è tiranno mai tu devi accantonare
non fuggir nel lieto lasso, dolci danze e tenui amori
che di questa strana vita sono gli unici dottori
cogli ora frutti e fiori, fin che tempo è sorridente
e non lasciar scappare mai, il dolce attimo fuggente.