Fiabe dell'Abruzzo: La principessa che si tagliò la treccia (Chieti)

(da: «Novelle popolari abruzzesi», di Gennaro Finamore)

principessa

("Mädchen, die Haare flechtend", by Albert Anker. 1887, P.D. Via Wikimedia Commons. Passa con il mouse sull'immagine per ingrandirla.)

libro animato

Un mercante aveva tre figlie, e di esse la prima e la seconda erano invidiose dell'ultima sorella. Il padre andava in giro per le fiere e al ritorno portava, ogni volta, un regalo a ciascuna delle figlie, ma all'ultima doveva darlo di nascosto per non ingelosire le altre. Dunque, il padre una volta disse: "Ora sono cresciute e vogliamo trovare loro un marito." E alla prima: "Chi vuoi?" "Voglio un falegname". "E tu chi vuoi?" chiese alla seconda. "Voglio un muratore". E all'ultima: "E tu?" "Voglio per marito il figlio del Re di Spagna". E le due sorelle: "Ma vedi un pò! Noi ci contentiamo di un muratore e di un falegname, e lei vuole il figlio del Re di Spagna! Ma che specie di birbante!"

Avvenne, però, che il re seppe, per magia, del desiderio della ragazza, mandò a chiedere la mano dell'ultima, si combinò il matrimonio, mentre le due sorelle crepavano dall'invidia. Il figlio del re la sposò e la portò nel suo palazzo. In capo ad un mese dalle nozze, la ragazza ebbe la notizia della morte del padre e fu chiamata a casa. Nel suo paese, c'era l'uso che quando qualcuno moriva, le donne della casa del morto erano tenute a tagliarsi una treccia. Nel momento in cui partì, il figlio del re le disse: "Sta attenta, perché se ti fai tagliare la treccia, è meglio che non torni qui,io non ti accoglierò più.". E la moglie: "Non temere marito mio. Non me la faccio tagliare e me ne guarderò bene." "Ti dò tre giorni di tempo, non devi assentarti per più di tre giorni" disse il figlio del Re. La ragazza si mise in cammino e andò a visitare il padre morto, ma tanto pianse per il dolore che le tagliarono una treccia senza che se ne accorgesse. Passarono i primi tre giorni e se ne tornò al palazzo del principe, che restò molto male. Il principe non disse manco una parola. La sera mangiarono insieme e non parlarono; andarono a letto zitti e muti. A mezzanotte il marito chiamò la moglie e disse: "Alzati, affacciati alla finestra e vedi che tempo fa." La donna si affacciò e disse: "Piove a catinelle, tuoni, vento e tempesta." E il marito: "Esci dalla mia casa, perché non ti voglio più con me!" E la moglie: "Ma, marito mio, che cosa ti ho fatto?" "Che ti avevo detto? Che non dovevi farti tagliare la treccia. Ora ti taglio anche l'altra e te ne vai via, perché non voglio più vederti". La fece vestire da maschio, le diede un pò di soldi e la congedò.

Dunque, la donna si mise in viaggio e arrivò in una città grande come Venezia, e si mise a passeggiare sotto la casa del re di quella città, su e giù, su e giù. Si affacciò la figlia del re e disse al padre: "Papà, che bel giovane che passeggia sotto al palazzo! Vogliamo prenderlo per servo?" E il re: "Fallo venire, se vuole." Allora la principessa lo chiamò: "Bel giovane, che andate facendo da queste parti?" "Signorina, vado in cerca di un padrone." E la principessa: "Che cosa sai fare?" "Signora principessa, so fare i servizi di casa". Lo fece allora salire nel palazzo e gli affidò i servizi di casa. Ora la principessa si era tanto invaghita di questo giovane, che cominciò a fargli delle proposte, e quegli le rispondeva: "Signorina mia, io devo starmene al mio posto, perché, altrimenti, il re mi caccia via." Andò come andò, ma il nostro giovane la vinse, e allora la principessa, che non era riuscita nei suoi intenti, per dispetto riferì al padre insinuazioni e menzogne, e il re lo fece prendere e lo mandò in prigione. Si fece il processo e ne venne fuori la condanna a morte, ma il giovane non rivelava mai di essere in effetti una donna. Stava per essere portato sul patibolo, quando il figlio del re di Spagna , lontano, interrogò la treccia che gli era restata. "Treccia, che cosa fa mia moglie?" E la treccia: "Sta per morire impiccata". Subito il figlio del re si mise in cammino e arrivò, proprio perché era fatato, in un attimo. Le persone, che lo videro giungere e fare segni con la mano, gridarono: "Fermate la giustizia!" Il principe si fece avanti e chiese: "Che ha fatto quello, che sta per essere impiccato?" Il presidente della città gli rispose: "Ha fatto la festa alla figlia del re". E il figlio del re di Spagna, volgendosi al presidente: "Bene, voglio dirvi due parole. Se costui è un uomo deve morire impiccato, ma se è una donna, che farete a quella che lo ha consegnato alla giustizia?" E il presidente: "Dovrà morire come sta per morire questi." Allora il presidente e i giudici andarono ad accertare e constatarono che si trattava di una donna. Immediatamente fu presa la figlia del re e fu impiccata. Il figlio del re di Spagna si riprese la moglie e la riportò a casa.