Fiabe e Favole Classiche e Popolari Italiane - Giggi Zanazzo

ritratto di Giggi Zanazzo

Giggi Zanazzo, all'anagrafe Luigi Antonio Gioacchino Zanazzo, (Roma, 1860-1911), è stato un poeta, commediografo, antropologo e bibliotecario italiano. Studioso delle tradizioni del popolo romano e poeta in romanesco, è considerato, insieme con Francesco Sabatini, il padre fondatore della romanistica. Alla sua scuola mossero i primi passi Trilussa e i più bei nomi della poesia dialettale della Roma d'inizio secolo.

Come folklorista ha contribuito alla conoscenza del popolo di Roma e delle sue tradizioni, registrandole dalla viva bocca degli anziani, appena in tempo prima che andassero definitivamente perdute, quando la città, ormai capitale d'Italia e soggetta ad una intensa immigrazione e modernizzazione, subiva una rapida trasformazione economica e sociale. Parte dei suoi manoscritti di argomento folkloristico si trovano attualmente conservati presso la Biblioteca Angelica. Famosissima la sua opera «Usi, costumi e pregiudizi del popolo di Roma», edita in tre volumi, insostituibile guida allo studio della cultura popolare cittadina e raro esempio di prosa in romanesco.

E proprio continuando il percorso intrapreso anni prima, nel 1907 pubblicò una raccolta di brillanti e fantastiche fiabe, storie e novelline tipiche di Roma, che il popolo locale tramandava di bocca in bocca da secoli e millenni, trascritte fedelmente in vernacolo romanesco, con stile arguto e fantasioso. Il testo si intitola «Novelle, favole, e leggende romanesche».

I testi che presentiamo in queste pagine sono stati opportunamente da noi riadattati in italiano moderno, e costituiscono un anello importante dell'immensa catena della tradizione novellistica e fiabesca Italiana, che resta una delle più ricche e variegate del mondo.

Fiabe da «Novelle, favole, e leggende romanesche»: